
Mi presento
Mi presento, sono Valentina, per gli amici Vale di Oz. Sono una docente di inglese, tour leader e soprattutto una viaggiatrice.
“Ci viaggio su” nasce perché viaggiare è il mio chiodo fisso e perché ogni viaggio può regalare lo spunto per un cambiamento profondo.
Mi definisco viaggiatrice esperienziale
Ho sempre con me la mia fedele macchina fotografica,
bella musica ed un buon libro .
Studio e lavoro
Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere con indirizzo storico – culturale nel 2005. Parlo bene Inglese e Spagnolo e quest’anno tornerò ad insegnare. Non amo le cose semplici e non sopporto stare con le mani in mano. Adoro tutto ciò che è comunicazione, trovo che sia fondamentale in ogni settore.
Ho sempre lavorato nel turismo, il mondo dei viaggi e dell’accoglienza fanno parte del DNA della mia famiglia. Mia mamma e mia sorella gestiscono l’agenzia viaggi Party con Noi di Riccione e come me, sono accompagnatrici turistiche ed inguaribili globe trotter.
Tra il 2004 ed il 2009, ho vissuto tra Irlanda, Olanda ed Australia facendo tesoro della mia esperienza da expat ed imparando ad essere indipendente. Gli amici che ho tra Europa e mondo, sono la mia seconda famiglia. Viviamo il nostro legame incontrandoci qua e là, non appena si presenta una buona occasione per festeggiare.

Perché sono tornata?
Perché sicuramente l’Italia non è il paese più facile del mondo ma è decisamente il più bello. Mi ritengo fortunata a vivere in Romagna, terra gioviale che mi ha insegnato lo spirito di accoglienza e piacere nella condivisione delle esperienze.
Negli ultimi dieci anni ho lavorato come responsabile eventi ed insegnante d’inglese. Il 2020 doveva essere per me l’anno della svolta ma il Covid ha stravolto i miei piani così nell’attesa che tutto torni ad essere un pò più semplice ho approfittato del tempo che prima non avevo, per aggiornarmi e formarmi.
Vorrei condividere in questo blog il mio amore per la creazione di itinerari particolari con chi desidera viaggiare guidato dalle proprie passioni, che si tratti di musica, letteratura, cinema o sport.
Il viaggio che mi ha cambiato la vita
Nel 2002 ho trascorso un mese in una riserva indiana in South Dakota, la Rosebud Reservation.
Avevo 22 anni e scattavo foto con una vecchia macchina fotografica a rullino. Ho conosciuto la bisnipote di Alce Nero, imparato a cavalcare senza sella, visitato le Black Hills, dormito in un tepee, fumato la pipa della pace e sono stata persino in una capanna sudatoria. Non esistevano molti social e forse proprio grazie alla mancanza della condivisione compulsiva e massiva è un viaggio che mi è rimasto sotto pelle. Ogni giorno compilavo il mio diario e annotavo i fatti salienti della giornata, le mie emozioni, le cose che imparavo.
La lezione più importante del mio primo vero viaggio
E’ stato come essere dentro un film, immaginatevi l’emozione di stare seduti intorno al fuoco, e sentire raccontarie storie e leggende dallo sciamano che assomiglia proprio al capo indiano per il quale hai sempre fatto il tifo nei film western.
Otto ragazze ed un ragazzo, catapultati in uno spazio – tempo che non avrebbero mai nemmeno potuto immaginare se non l’avessero vissuto. Visualizzate il vento della prateria, i suoni della natura e la magia un pò cruenta e tribale della Sun Dance. Se penso alle cose materiali legate a quel primo viaggio negli Stati Uniti, ho solo poche foto sbiadite, il mio prezioso diario e la colonna sonora di Tracy Chapman ma in realtà al ritorno il mio bagaglio pesava molto di più.
Se vuoi sapere qualcosa di più sul mio viaggio in un’America che non ti aspetti, clicca qui.

Quest’avventura mi ha cambiata per sempre, da quel momento per me, viaggiare coincide con il vivere esperienze autentiche a costo di spettinarmi o di svegliarmi all’alba per colpa del sole che sorge.
A chi mi rivolgo
Mi rivolgo a chi sta cercando un viaggio diverso dal solito, che abbia uno scopo, un viaggio per “non sentirsi a casa”, perché a casa mi pare che ad oggi, ci siamo stati anche troppo!
Mi piace pensare che ogni partenza segua un “fil rouge”, che sia motivato da una passione o da un momento particolare della propria vita, da un libro, un film o da una canzone.
“Ci viaggio su” nasce perché viaggiare è indispensabile per aprire la mente e per arricchire il nostro bagaglio personale.