
Di mercati rionali, bacari, cichetti e caffè importanti
Vi ho già scritto quanto sia bella ed inusuale Venezia in questo periodo storico, ora vi voglio parlare dell’aspetto più frivolo della città, di mercati rionali, bacari e cichetti. Se vi siete già riempiti gli occhi di arte e di canali e vi è venuto un leggero appetito, ho una soluzione che fa al caso vostro.
Il mercato del pesce di Rialto
Non lontano dal celebre ponte, c’è il mercato più antico di Venezia, il mercato di Rialto che ha il suo cuore pulsante nella vecchia pescheria.
Ci sono diverse curiosità legate a questa zona, alcune più legate al mondo della cucina ed altre legate invece alla vita dei giovani e libertini veneziani nelle mattina del Carnevale.

Parlando di cucina, la qualità del pesce che si vende qui, è garantito da una simpatica targa sul muro dell’entrata che definisce la lunghezza minima per ogni tipologia di pesce messo in vendita 🙂

Non lontano dalla famosa pescheria, si trovano alcuni curiosi edifici, appartenuti fino al 1300 al Sig. Rampani. Una volta morto, le sue case, in veneziano “Cà”, divennero proprietà della Serenissima, che le trasformò in alloggi per meretrici. Le famose “Cà Rampani”, vennero abitate dalle donne di facili costumi veneziane che da quel momento assusero il nome di “Carampane”.
Quando la fame chiama, il bacaro risponde
Camminando camminando, prima o poi vi arriverà il famoso “languorino” e se non avete appuntamento con George Clooney in qualche ristorante famoso e non avete nemmeno Ambrogio pronto sul chi va là con un buon cioccolatino, vi propongo la mia soluzione: il giro d’ombra!
Spostandovi da Piazza San Marco e dal lungo canale, addentratevi tra i campi e le calli, per trovare il vostro bacaro preferito.
Cos’è un bacaro?
La storiella narra che un giorno, un simpatico gondeliere, assaggiò un bicchiere di vino ed esclamò entusiasta “bon, bon questo xe proprio un “vin de bàcaro!” tradotto in italiano :”Buono, buono questò è proprio un vino da baldoria…”
Quindi i bacari sono delle piccole osterie dove potrete andare a fare il vostro “giro d’ombra” proprio come amava fare Casanova, tra un bicchiere di vino o di spritz accompagnato da qualche prelibato cichetto.
I cichetti, non sono bevute veloci, ma piccole tapas veneziane. Io ho scelto di provare i cichetti dal bacaro “Al Sbarlefo” e sono stata divinamente. Ci sono moltissimi cichetti di pesce, tra cui il più rinomato, il baccalà mantecato come una volta. Personalmente non amando molto il pesce, ho comunque trovato ottime alternative: fiori di zucca, polpettine e varie golosità fritte. Lo spritz era ottimo e la musica pure, Pitura Freska per sentirsi veneziani DOC.
I bacari di Venezia sono tantissimi e ce ne sono di molto validi, avendo tempo per un lungo aperitivo vi consiglio di provarne diversi ma occhio a non cadere nei canali :-)I costi sono moderati, un cichetto costa intorno ai 2,00 € ed uno spritz dai 2,50 € ai 3,00 € e si rischia di berne un pò troppi!
Se avrete modo e tempo, sempre in zona Rialto, si trova il Bancogiro, questo famoso bacaro occupa la sede di quella che fu la prima banca pubblica della Repubblica di Venezia.

Dulcis in fundo
Visto che per pranzo avrete sicuramente mangiato bene e spendendo il giusto, se volete concedervi una coccola da VIP, potete fare tappa per il caffè al famoso Caffè Florian.
Questo caffè storico di Venezia, merita per lo meno un passaggio visto che pare, il primo caffè espresso, sia stato servito proprio qui. Le sue sale interne regalano emozioni e vi sapranno riportare indietro nel tempo. Sedervi e gustare un espresso in compagnia di ottima musica jazz suonata dal vivo, vi costerà poco meno di 10,00 €
Và messo nella bucket list, se non altro, per l’atmosfera!


Approfittate del fatto che in questo periodo Venezia è molto più intima del solito e non perdetevi nemmeno una delle esperienze che può regalarvi. Trovate alcuni spunti nel mio primo articolo su Venezia “Alla scoperta di una Venezia insolita”

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